Come avviene per tutti i metalli, il degrado del piombo è un processo elettrochimico di ossidazione che, a causa dell’interazione tra metallo e ossigeno, in determinate condizioni di temperatura ambientale, provoca lo sviluppo di una patina sulle superfici degli oggetti. Tale strato di alterazione, sottilissimo, é costituito all’inizio da una miscela di ossidi che a contatto con l’anidride carbonica dell’atmosfera si trasformano in carbonati di piombo (cerussite o idrocerussite) ed in presenza di sostanze inquinanti può dare luogo alla diffusione di solfati (anglesite) o solfuri (galena).,
Spesso gli stessi depositi in cui i sigilli sono conservati - così come i contenitori o le vetrine di esposizione - a causa della concentrazione di sostanze dannose, in condizioni ambientali assolutamente inadatte, facilitano l’azione corrosiva degli acidi.
Tra i parametri che favoriscono la corrosione attiva del piombo vi è anche il valore dell’umidità relativa; secondo i nostri studi, un tasso che si attesta attorno al 40% contribuisce a limitare sensibilmente il processo di degrado. E' evidente che, se non vengono modificate le cause che lo determinano, il processo di deterioramento, porta alla polverizzazione dell’oggetto, secondo processi evolutivi che variano da sigillo a sigillo.
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